Sono Maria Milazzo, la dermatologa che a luglio 2025 è tornata all’Ospedale Cardinal Massaia di Asti per contribuire alla riapertura del reparto di Dermatologia dopo un mese di chiusura.

Asti per me non è una città qualunque. Qui mio padre esercitava come otorinolaringoiatra e qui ho trascorso i primissimi anni della mia vita. Quando, a Palermo, ho letto la notizia della sospensione del servizio per mancanza di medici, ho sentito immediatamente che non potevo restare a guardare. Ho scritto all’ASL, mi sono resa disponibile e in poche settimane sono rientrata in Piemonte come medico freelance, con l’impegno di coprire due settimane al mese almeno fino all’autunno.

Non sono arrivata da sola: con me sono stati richiamati due ex primari in pensione e un collega in rotazione dalla Città della Salute di Torino. In quattro abbiamo permesso la ripresa dell’attività, in attesa che a novembre entrino in servizio i nuovi specializzandi risultati idonei al concorso (i primi quattro classificati avevano optato per altre sedi).

Il direttore generale dell’ASL AT, Giovanni Gorgono, ha sottolineato che i medici liberi professionisti costano meno rispetto alle cooperative e rappresentano una soluzione economicamente sostenibile, anche se trovarli resta difficile. Il dato nazionale è impietoso: la dermatologia genera il 12% delle prime visite specialistiche ambulatoriali in Italia, ma solo l’1% delle borse di specializzazione è destinato a questa disciplina. Il risultato è una cronica carenza di personale nel pubblico e un progressivo spostamento verso il privato.

Per i pazienti di Asti e dell’intera provincia questa riapertura, pur temporanea, significa poter contare nuovamente su un reparto dedicato, senza dover affrontare lunghe liste d’attesa o spostamenti in altre città.

Tornare dove mio padre ha lavorato per tanti anni è stato un onore e, allo stesso tempo, un dovere professionale. Continuerò a fare la mia parte finché ce ne sarà bisogno.